Sinora le nostre incursioni al di fuori dal recinto cronologico-culturale chiamato ‘civiltà nuragica’ si sono limitate a gettare brevi sguardi su ciò che ha preceduto quel mondo: la preistoria. Ora ci pare utile volgere la nostra attenzione anche su un sito che appartenne al futuro di quella civiltà. Questo è il centro urbano di Nora: espressione delle genti e delle culture che vissero e si manifestarono nell’isola dopo la fase nuragica. Nora è un centro urbano posizionato sul promontorio del capo di Pula. Un istmo collega il promontorio alla terraferma. L’impatto paesaggistico è dirompente: lo sguardo spazia tra mare e cielo, generando in noi sensazioni leopardiane. Città di fondazione fenicia, poi occupata dai Cartaginesi e infine dai romani, dopo il 238 a.C. La gran parte delle evidenze architettoniche oggi visitabili sono espressione proprio della fase di occupazione romana. Tra queste meritano di essere menzionate le strutture termali e il teatro. Ma più in generale è l’intero impianto urbano che affascina nella sua capacità di far ancora trasparire vita dietro le strutture lacerate dal tempo. Da questo sito proviene una delle iscrizioni fenicie più antiche dell’intero Mediterraneo, datata intorno al 900 a.C. Questa è stata, dunque, a lungo, la datazione proposta per la fondazione della città. Scavi recenti stanno mettendo in seria crisi questo dato. Ma è presto – lo è sempre, forse – per giungere a considerazioni più definitive.