Ancora un ‘luogo alto’, alla ricerca del congiungimento col cielo. Ancora una tomba dei giganti. Monumentale, in senso pieno. La tipologia è quella con esedra realizzata a filari, più tipica – anche se non in forma esclusiva – del meridione dell’isola. Una particolarità: i tre filari di base che compongono l’esedra sono realizzati con l’impiego di blocchi più piccoli dei filari superiori. La struttura esterna del monumento ci consente di comprendere facilmente perché questi edifici siano spesso definiti strutture dalla forma a ‘nave rovesciata’. La camera è anch’essa realizzata in muratura litica. La copertura è realizzata con imponenti lastre poggianti direttamente sulla struttura sottostante. Il rituale funerario doveva essere quello della sepoltura collettiva. Ma nessun frammento osseo umano è stato rinvenuto. La ragione di tale assenza è certamente da ricondurre al fenomeno del riuso a cui il monumento è stato soggetto. Creato intorno al 1600 a.C., ha conosciuto fasi di frequentazione anche in età punica e romana. Ma al suo interno son state rinvenute monete sabaude databili intorno al 1800. La vita occupa ogni spazio disponibile…