Questo monumento e l’area archeologia di cui rappresenta il nucleo vitale offre un’esperienza cognitiva non comune. A contribuire fortemente in tal senso è il connubio tra area archeologica e museo, creato appositamente per accogliere la messe di reperti emersi nel corso degli scavi che hanno interessato nuraghe e villaggio. Vediamo perché. Il nuraghe, innanzi tutto. È una struttura trilobata, a cui si aggiunge un antemurale esagonale e un villaggio che occupa un’area che dall’interno dell’antemurale si estende poi al suo esterno. Il nuraghe nasce monotorre nel Bronzo Medio (1500 a.C.). Agli inizi del Bronzo Recente (1300 a.C.) la torre viene inglobata e parzialmente rifasciata da un bastione quadrilobato, con torri dotate di feritoie. All’interno del bastione: un cortile dotato di pozzo parzialmente scavato nella viva roccia. Nel Bronzo Finale (1100 a.C.), la terza fase edilizia del monumento: rifascio parziale del bastione; eliminazione di una delle sue torri; accecamento delle feritoie.Il villaggio nasce già nel Bronzo Medio, ma la forma che giunge sino a noi la assume nel corso della prima Età del Ferro (900 – 800 a.C.). assistiamo ad una vera e propria ristrutturazione dell’impianto abitativo: parte dell’antemurale viene smantellato e su di esso vengono costrite alcune delle nuove strutture del villaggio, che riusano materiali provenienti dallo stesso antemurale e dallo smontaggio di capanne più antiche.