Una fiera dell'archeologia per ripartire dopo la pandemia, Chessa: «Dopo una grande guerra c'è sempre una grande ripresa economica, ci sarà fame di viaggi, dobbiamo farci trovare pronti»
«L’obiettivo che vorrei centrare insieme alle università, alle Soprintendenze a tutti quei soggetti che fanno parte del comitato scientifico – ha spiegato l’Assessore al Turismo Chessa alla presentazione dell’evento Archeologika – è quello di raggiungere un riscatto economico, abbiamo registrato 5500 guide turistiche, allora perché non formarle di più e dargli una nuova opportunità di lavoro?».
Questa mattina è stato presentato all’aeroporto di Elmas, imponente progetto di Archeologoka, un evento di respiro internazionale previsto per la primavera che consisterà in una fiera per promuovere l’impressionante patrimonio archeologico dell’Isola. ma non si tratterà solo di un evento temporaneo. ne progetto infatti è inclusa la valorizzazione dei siti archeologici come strumento di promozione turistica.
«Noi dobbiamo concertare un’operazione di marketing che punti alla comunicazione, partecipiamo a due fiere sull’archeologia in Italia – ha puntualizzato Chessa- e non lo sa nessuno, ma noi vogliamo fare al contrario: portare qui l’Italia, l’Europa e il Mondo, grazie a questo patrimonio archeologico immenso che possediamo».
Si tratta dunque di una collaborazione con le Università sarde, le Sorpintendenze, il Mibact ed esperti che porteranno avanti un sistema di ricerca, di tutela e di conservazione coordinato che servirà per promuovere una parte di territorio e di storia poco conosciuta.
«Il turismo estivo quello delle spiagge ci serve, ma non basta, dobbiamo puntare alle altre stagioni e alle zone interne della Sardegna. E il modo migliore per valorizzare quelle zone, è valorizzare l’archeologia e la storia dell’Isola. Abbiamo tante potenzialità, dai congressi all’enogastronomia, dal folklore alle tradizioni – ha poi aggiunto l’esponente della Giunta Solinas – tutte cose che si possono fare negli 8 mesi in cui non si va al mare, siamo l’Isola dei centenari, facciamolo sapere a tutti!».
Ci saranno poi testimonial importanti di questa ricchezza, Vittorio Sgarbi, geppi Cucciari, Roberto Giacobbo, Mario Tozzi porteranno, come ambasciatori di Sardegna, le nostre bellezze in giro per l’Italia e per il mondo.
«Facciamolo per quegli oltre 3mila giovani che ogni anno lasciano l’isola per cercare lavoro, dobbiamo costruire opportunità, ripartiamo da chi eravamo per arrivare a chi siamo, non dimentichiamo le nostre tradizioni. Formiamo le nuove generazioni puntando sull’industria del turismo, investiamo nel futuro anche a breve termine».
La Sardegna da sola possiede un quinto del patrimonio archeologico dell’Italia, la nostra Isola per concentrazione di siti è la terra al mondo con maggiore densità di testimonianze archeologiche e questo progetto dell’Assessorato al Turismo della regione mira proprio a valorizzare il più possibile questo patrimonio unico nel suo genere.
«La pandemia ci ha solo frenato, ci ha costretto ad annullare grandi eventi, ma bisogna programmare, essere pronti per il 2021, dopo una grande guerra – ha concluso Gianni Chessa – c’è sempre una grande ripresa economica, ci sarà fame di turismo, di viaggiare e noi dobbiamo farci trovare pronti, mettere a reddito questo immenso patrimonio, è il nostro vero obiettivo».